L’ADOLESCENZA
Da sempre la vita di una persona è influenzata sia dal proprio corredo genetico, che dalle circostanze dall’ambiente e dalle relazioni in cui nasce e cresce. Non solo, quindi, dalle relazioni più intime dell’individuo, ma anche dal contesto sociale e culturale in cui è immerso.
Questo aspetto acquista maggiore rilevanza durante l’adolescenza, il periodo del ciclo di vita in cui si verifica la transizione dallo stato di bambino a quello di giovane adulto, durante il quale i ragazzi si trovano spesso ad affrontare dubbi rispetto alla propria identità e turbamenti legati ai cambiamenti del loro corpo ma, anche, frequenti tensioni con i propri genitori. Talvolta queste criticità tipiche dell’adolescenza, assumono dimensioni tali da provocare stati di sofferenza che impediscono ai ragazzi di portare a termine in modo positivo la fase di cambiamento.
Attraversare la fase adolescenziale in questa epoca di rapidissimi cambiamenti storici e culturali rende l’esperienza molto diversa da quella vissuta dalle generazioni precedenti. In una “società liquida” come quella attuale, i ragazzi, all’uscita dal mondo infantile, scoprono orizzonti di possibilità infinite ma, allo stesso tempo, una grandissima complessità.
Psicoterapia per adolescenti
Svolgere i delicati compiti evolutivi propri della fase adolescenziale in questo contesto di incertezza rende l’impresa ancor più difficile. Non solo la disponibilità illimitata del digitale e l’invenzione di internet, ma anche le ricadute di cambiamenti apparentemente meno rilevanti quali, per esempio, la possibilità della procreazione assistita, stanno modificando radicalmente gli scenari possibili. La procreazione assistita, infatti, disgiungendo la sessualità dalla procreazione, sta incidendo profondamente sui processi di elaborazione dei cambiamenti del proprio corpo e, in particolare, sull’assunzione dell’identità di genere maschile e femminile.
I genitori si trovano frequentemente, comprensibilmente, disorientati e sprovvisti delle risorse per sostenere i loro figli. Di fronte a loro non trovano le sfide e le trasgressioni che si aspetterebbero, ma ragazzi dallo sguardo basso, impossibilitati a recarsi a scuola al mattino, “murati vivi” nella loro camera, martoriati nel corpo a causa del “cutting”, anestetizzati dalle sostanze stupefacenti o, ancora, fagocitati da realtà virtuali e da giochi online…. Capita che affrontare questi come altri problemi che i propri figli presentano attraverso il dialogo porti solo all’esplosione o all’aumento della conflittualità.